L'AIFA pubblica sul proprio portale i report sul monitoraggio dei farmaci biosimilari in Italia, aggiornati a maggio 2025
I report hanno l’obiettivo di fornire informazioni utili agli operatori impegnati nelle attività di monitoraggio e governance della spesa farmaceutica e riguardano, oltre ai trend di consumo, spesa e variabilità regionale, anche i due ulteriori approfondimenti sull’evoluzione dei prezzi nei diversi canali erogativi (convenzionata, distribuzione in nome e per conto, distribuzione diretta)
Con l'espresso obiettivo di fornire utili informazioni agli operatori per consentire di promuovere l’uso dei medicinali biosimilari, valutare l’efficacia delle gare regionali, individuare le aree di intervento e monitorare gli effetti delle politiche, l'AIFA ha pubblicato sul proprio portale i nuovi report sul monitoraggio di consumi e spesa dei biosimilari, integrando le analisi in sei distinti report:
a) Trend dei consumi: le analisi sono disponibili per ogni Regione e P.A. ma anche come dato aggregato a livello nazionale.
b) Variabilità regionale: le analisi indicano l’eterogeneità presente sul territorio nazionale, riportano i dati di incidenza del consumo dei biosimilari, i prezzi medi per confezione, nonché gli scostamenti esistenti tra il prezzo medio regionale e quello medio calcolato per l’intero territorio.
c) Analisi del trend del prezzo medio per categoria terapeutica (ATC IV): l'analisi descrive l’evoluzione del prezzo medio di questi medicinali.
d) Analisi del trend del costo medio per DDD rispetto al canale di distribuzione relativamente alla categoria terapeutica: l'analisi descrive l’evoluzione del costo medio DDD rilevato nel canale degli acquisti diretti e in quello della farmaceutica convenzionata, indicando le differenze regionali relative all’efficienza degli acquisti e al diverso ricorso a forme di distribuzione alternative per i farmaci della continuità ospedale-territorio (A-PHT).
e) Analisi della distribuzione del consumo e della spesa secondo la forma di somministrazione nel canale degli acquisti diretti: l’analisi intende verificare il diverso utilizzo regionale delle formulazioni somministrabili per via endovenosa e sottocutanea visto che queste ultime hanno un impatto economico differente.
f) Analisi della stima del risparmio: fornisce le simulazioni per stimare il potenziale risparmio che può essere ottenuto nel canale degli acquisti diretti; in particolare per ogni molecola vengono considerati 4 possibili scenari di risparmio, stimando il risparmio che può essere ottenuto in ogni Regione.
Le analisi dei trend sono costruite considerando il periodo tra gennaio 2022 e l’ultimo mese disponibile per l’anno in corso; l’analisi della variabilità regionale e della distribuzione stratificata per via di somministrazione sono relative al solo 2023. Il trend del costo medio per DDD, è invece rappresentato dal periodo che inizia nel 2016 e termina con l’ultimo mese per il quale sono disponibili i dati.
Avv. Tommaso di Gioia
Patrocinante dinnanzi alle Magistrature Superiori, già docente nel Corso di Alta Formazione in Diritto Sanitario dell'Università di Bari, componente del Comitato degli Esperti della Scuola di Aggiornamento e della Scuola di Formazione Forense dell'Ordine degli Avvocati di Bari
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AIFA/comunicato del 25 novembre 2025
L'AIFA pubblica sul proprio portale i report sul monitoraggio dei farmaci biosimilari in Italia, aggiornati a maggio 2025
I report hanno l’obiettivo di fornire informazioni utili agli operatori impegnati nelle attività di monitoraggio e governance della spesa farmaceutica e riguardano, oltre ai trend di consumo, spesa e variabilità regionale, anche i due ulteriori approfondimenti sull’evoluzione dei prezzi nei diversi canali erogativi (convenzionata, distribuzione in nome e per conto, distribuzione diretta)
Con l'espresso obiettivo di fornire utili informazioni agli operatori per consentire di promuovere l’uso dei medicinali biosimilari, valutare l’efficacia delle gare regionali, individuare le aree di intervento e monitorare gli effetti delle politiche, l'AIFA ha pubblicato sul proprio portale i nuovi report sul monitoraggio di consumi e spesa dei biosimilari, integrando le analisi in sei distinti report:
a) Trend dei consumi: le analisi sono disponibili per ogni Regione e P.A. ma anche come dato aggregato a livello nazionale.
b) Variabilità regionale: le analisi indicano l’eterogeneità presente sul territorio nazionale, riportano i dati di incidenza del consumo dei biosimilari, i prezzi medi per confezione, nonché gli scostamenti esistenti tra il prezzo medio regionale e quello medio calcolato per l’intero territorio.
c) Analisi del trend del prezzo medio per categoria terapeutica (ATC IV): l'analisi descrive l’evoluzione del prezzo medio di questi medicinali.
d) Analisi del trend del costo medio per DDD rispetto al canale di distribuzione relativamente alla categoria terapeutica: l'analisi descrive l’evoluzione del costo medio DDD rilevato nel canale degli acquisti diretti e in quello della farmaceutica convenzionata, indicando le differenze regionali relative all’efficienza degli acquisti e al diverso ricorso a forme di distribuzione alternative per i farmaci della continuità ospedale-territorio (A-PHT).
e) Analisi della distribuzione del consumo e della spesa secondo la forma di somministrazione nel canale degli acquisti diretti: l’analisi intende verificare il diverso utilizzo regionale delle formulazioni somministrabili per via endovenosa e sottocutanea visto che queste ultime hanno un impatto economico differente.
f) Analisi della stima del risparmio: fornisce le simulazioni per stimare il potenziale risparmio che può essere ottenuto nel canale degli acquisti diretti; in particolare per ogni molecola vengono considerati 4 possibili scenari di risparmio, stimando il risparmio che può essere ottenuto in ogni Regione.
Le analisi dei trend sono costruite considerando il periodo tra gennaio 2022 e l’ultimo mese disponibile per l’anno in corso; l’analisi della variabilità regionale e della distribuzione stratificata per via di somministrazione sono relative al solo 2023. Il trend del costo medio per DDD, è invece rappresentato dal periodo che inizia nel 2016 e termina con l’ultimo mese per il quale sono disponibili i dati.
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