L'interesse alla sicurezza della viabilità è prevalente rispetto alle esigenze commerciali della farmacia
I lavori stradali finalizzati alla maggiore sicurezza della viabilità che sacrifichino definitivamente le aree di sosta per gli utenti di una farmacia, spostandole in un punto più lontano dalla stessa sono legittimi giacché l’interesse alla sicurezza della viabilità è prevalente sulle esigenze commerciali del titolare
Massima
Farmacia – lavori per la sicurezza della viabilità - spostamento definitivo e più lontano dalla farmacia delle aree di sosta per gli utenti – legittimità – prevalenza dell'interesse pubblico alla sicurezza della viabilità rispetto alle esigenze commerciali della farmacia
Un Comune approva un progetto per lavori di riqualificazione delle aree di ingresso di un ospedale al fine di “mettere in sicurezza il tratto di viabilità fronteggiante l’Ospedale, la Casa di riposo e le aree immediatamente circostanti”. Tale progetto prevede che le esistenti aree di sosta per i clienti di una farmacia siano spostate definitivamente in un punto ben più lontano rispetto all'attuale.
Il titolare della farmacia propone ricorso avverso le delibere comunali, ma prima il TAR e poi definitivamente il Consiglio di Stato si pronunciano negativamente.
I Giudici di Palazzo Spada partono dal presupposto che i lavori si sono resi necessari per mettere in sicurezza il tratto di viabilità fronteggiante l’ospedale e, pertanto, la ragionevolezza delle soluzioni in concreto prescelte dall’Amministrazione va valutata non già nella prospettiva dell’interesse del singolo, quanto dell’interesse generale e comunque nell’ottica del bilanciamento tra la pluralità di esigenze di cui l’azione amministrativa deve necessariamente tenere conto. Le determinazioni comunali concernenti la disciplina della circolazione stradale e il sistema complessivo della viabilità e della sosta, anche di una sola parte del territorio comunale, hanno infatti una portata necessariamente generale poiché sono funzionali alla composizione di una pluralità di interessi, pubblici e privati. In base a ciò, l’interesse alla sicurezza della viabilità deve in ogni caso considerarsi prevalente sulle esigenze commerciali della farmacia ricorrente, comunque non compromesse del tutto dal progetto. Secondo il Collegio il discorso non muta anche avuto riguardo agli utenti della farmacia il cui accesso non è impedito in assoluto ma solo reso meno agevole, a fronte però del miglioramento della sicurezza e della fluidità del traffico nella zona di accesso all’Ospedale.
Questa sentenza si inserisce nel solco di altre pronunce del Consiglio di Stato riguardanti casi simili (vedi, di recente, la sentenza del 28 maggio 2024 in questa rivista) che, nel caso di conflitto tra farmacia e Comune in relazione alle aree di sosta per gli utenti penalizzate (o non previste) dai nuovi progetti di viabilità, ha ritenuto prevalente l'interesse fatto valere dai Comuni.
Avv. Tommaso di Gioia
Patrocinante dinnanzi alle Magistrature Superiori, già docente nel Corso di Alta Formazione in Diritto Sanitario dell'Università di Bari, componente del Comitato degli Esperti della Scuola di Aggiornamento e della Scuola di Formazione Forense dell'Ordine degli Avvocati di Bari
Commento
Consiglio di Stato/sentenza del 2 agosto 2024
L'interesse alla sicurezza della viabilità è prevalente rispetto alle esigenze commerciali della farmacia
I lavori stradali finalizzati alla maggiore sicurezza della viabilità che sacrifichino definitivamente le aree di sosta per gli utenti di una farmacia, spostandole in un punto più lontano dalla stessa sono legittimi giacché l’interesse alla sicurezza della viabilità è prevalente sulle esigenze commerciali del titolare
Massima
Farmacia – lavori per la sicurezza della viabilità - spostamento definitivo e più lontano dalla farmacia delle aree di sosta per gli utenti – legittimità – prevalenza dell'interesse pubblico alla sicurezza della viabilità rispetto alle esigenze commerciali della farmacia
Un Comune approva un progetto per lavori di riqualificazione delle aree di ingresso di un ospedale al fine di “mettere in sicurezza il tratto di viabilità fronteggiante l’Ospedale, la Casa di riposo e le aree immediatamente circostanti”. Tale progetto prevede che le esistenti aree di sosta per i clienti di una farmacia siano spostate definitivamente in un punto ben più lontano rispetto all'attuale.
Il titolare della farmacia propone ricorso avverso le delibere comunali, ma prima il TAR e poi definitivamente il Consiglio di Stato si pronunciano negativamente.
I Giudici di Palazzo Spada partono dal presupposto che i lavori si sono resi necessari per mettere in sicurezza il tratto di viabilità fronteggiante l’ospedale e, pertanto, la ragionevolezza delle soluzioni in concreto prescelte dall’Amministrazione va valutata non già nella prospettiva dell’interesse del singolo, quanto dell’interesse generale e comunque nell’ottica del bilanciamento tra la pluralità di esigenze di cui l’azione amministrativa deve necessariamente tenere conto. Le determinazioni comunali concernenti la disciplina della circolazione stradale e il sistema complessivo della viabilità e della sosta, anche di una sola parte del territorio comunale, hanno infatti una portata necessariamente generale poiché sono funzionali alla composizione di una pluralità di interessi, pubblici e privati. In base a ciò, l’interesse alla sicurezza della viabilità deve in ogni caso considerarsi prevalente sulle esigenze commerciali della farmacia ricorrente, comunque non compromesse del tutto dal progetto. Secondo il Collegio il discorso non muta anche avuto riguardo agli utenti della farmacia il cui accesso non è impedito in assoluto ma solo reso meno agevole, a fronte però del miglioramento della sicurezza e della fluidità del traffico nella zona di accesso all’Ospedale.
Questa sentenza si inserisce nel solco di altre pronunce del Consiglio di Stato riguardanti casi simili (vedi, di recente, la sentenza del 28 maggio 2024 in questa rivista) che, nel caso di conflitto tra farmacia e Comune in relazione alle aree di sosta per gli utenti penalizzate (o non previste) dai nuovi progetti di viabilità, ha ritenuto prevalente l'interesse fatto valere dai Comuni.
Riferimenti
Collegamenti
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