Respinta l'istanza cautelare volta all'eliminazione della scritta “niente alcol” dalla patente di assuntore di benzodiazepine per la cura della “sindrome di Tourette”
Non vi sono le condizioni per la concessione di una misura cautelare che elimini dalla patente di un assuntore di benzodiazepine la scritta “niente alcol”
Massima
Medicinale – assunzione di benzodiazepine per cura di sindrome di Tourette – apposizione sulla patente della scritta “niente alcol” - istanza cautelare di sospensione – danno grave ed irreparabile – non sussiste
In occasione di periodici controlli per il rinnovo della patente emerge che il titolare della stessa fa uso di benzodiazepine per la cura della sindrome di Tourette, di cui è affetto, sicché gli viene apposta sul documento la scritta “niente alcol”.
Il patentato ricorre al TAR chiedendo la sospensione dell'efficacia del provvedimento di rinnovo della patente, da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella parte in cui appone la detta scritta, ma il TAR in sede cautelare respinge l'istanza ravvisando in primo luogo l'assenza di un pregiudizio grave ed irreparabile.
In secondo luogo l'ordinanza certifica che un'eventuale sospensiva sarebbe astrattamente suscettibile di porre a rischio la sicurezza stradale in quanto la combinazione del farmaco prescritto per la terapia, unita anche a piccole dosi di alcol può determinare ostacolo alla guida, sia mediante effetto sedativo, sia anche in virtù dell'aumento dei “tic”.
Nonostante la reiezione le spese sono state compensate per la peculiarità della questione.
Avv. Tommaso di Gioia
Patrocinante dinnanzi alle Magistrature Superiori, già docente nel Corso di Alta Formazione in Diritto Sanitario dell'Università di Bari, componente del Comitato degli Esperti della Scuola di Aggiornamento e della Scuola di Formazione Forense dell'Ordine degli Avvocati di Bari
Commento
TAR Roma/ordinanza del 13 giugno 2025
Respinta l'istanza cautelare volta all'eliminazione della scritta “niente alcol” dalla patente di assuntore di benzodiazepine per la cura della “sindrome di Tourette”
Non vi sono le condizioni per la concessione di una misura cautelare che elimini dalla patente di un assuntore di benzodiazepine la scritta “niente alcol”
Massima
Medicinale – assunzione di benzodiazepine per cura di sindrome di Tourette – apposizione sulla patente della scritta “niente alcol” - istanza cautelare di sospensione – danno grave ed irreparabile – non sussiste
In occasione di periodici controlli per il rinnovo della patente emerge che il titolare della stessa fa uso di benzodiazepine per la cura della sindrome di Tourette, di cui è affetto, sicché gli viene apposta sul documento la scritta “niente alcol”.
Il patentato ricorre al TAR chiedendo la sospensione dell'efficacia del provvedimento di rinnovo della patente, da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella parte in cui appone la detta scritta, ma il TAR in sede cautelare respinge l'istanza ravvisando in primo luogo l'assenza di un pregiudizio grave ed irreparabile.
In secondo luogo l'ordinanza certifica che un'eventuale sospensiva sarebbe astrattamente suscettibile di porre a rischio la sicurezza stradale in quanto la combinazione del farmaco prescritto per la terapia, unita anche a piccole dosi di alcol può determinare ostacolo alla guida, sia mediante effetto sedativo, sia anche in virtù dell'aumento dei “tic”.
Nonostante la reiezione le spese sono state compensate per la peculiarità della questione.
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