Lunedì, 27 Ottobre 2025
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L'atto con cui la Regione ordina al farmacista di trasferire la sua farmacia dai locali attuali in locali ricadenti nella sua zona così come riperimetrata dalla nuova pianta organica del Comune non va impugnato in quanto non è immediatamente lesivo, configurandosi come meramente endoprocedimentale
Per la prima volta in assoluto il Consiglio di Stato afferma il principio che la Regione può procedere ad istituire nuove farmacie pure all'interno dei “centri commerciali naturali”, intesi come spazi unici commerciali sviluppatisi nel tempo anche senza programmazione unitaria, se la normativa regionale li contempla disciplinandoli, tenuto conto che la materia del commercio è riservata alla competenza regionale
L'interlocuzione preliminare finalizzata a valutare la fattibilità di un trasferimento, intercorsa tra un titolare di farmacia ed il Comune e l'ASL, conclusasi con due pareri negativi, non rende tali atti impugnabili se il titolare non ha presentato l'istanza di trasferimento
Spetta all'Amministrazione, costituendosi in giudizio, fornire la prova del suo credito mediante il deposito del titolo del rapporto giuridico intrattenuto (contratto e indicazione della sua tipologia, ovvero pagamenti informatico - telematici) se l'azienda afferma di non aver mai emesso fattura di vendita e, quindi, di essere stata inserita per errore negli elenchi dei soggetti debitori riguardo al payback dei dispositivi medici
Il Consiglio di Stato annulla il provvedimento con cui l'AIFA aveva negato l'AIP a causa dell'apertura della confezione e della bustina di alluminio che conteneva il blister al fine del taglio dello stesso con chiusura finale della bustina; secondo Palazzo Spada le argomentazioni a base del diniego vanno effettuate in concreto e non in astratto, essendo inammissibili le generiche affermazioni sulla pericolosità
Il TAR Napoli respinge un'eccezione di inammissibilità e, accogliendo il ricorso, ribadisce il principio secondo cui il titolare della zona confinante ha sempre titolo per impugnare l'autorizzazione all'apertura della nuova farmacia qualora essa avvenga in violazione della perimetrazione approvata.
Se vi è differenza tra l'indicazione nominale descrittiva delle vie della zona contenuta nella delibera e l'indicazione cartografica dell'allegata planimetria, la prima prevale sulla seconda
La revisione della pianta organica confermativa di una zona avente 275 residenti ad una farmacia urbana è legittima se dall'istruttoria risulta che la detta zona è ad alta intensità di traffico ed è dotata di servizi ed attività di interesse generale, venendo al primo posto l'esigenza dell'equa distribuzione delle farmacie sul territorio comunale
La Regione conclude il procedimento di revisione delle piante organiche di tutti i Comuni per l'anno 2024 ed adotta gli adempimenti preliminari all'avvio della procedura di trasferimento delle farmacie non sussidiate, soprannumerarie per decremento della popolazione
E' inammissibile per difetto di giurisdizione del Giudice amministrativo, a favore di quella del Giudice ordinario, il ricorso proposto dalla dipendente esclusa, atteso che, anche se le procedure di mobilità sono effettuate tramite bandi, trattasi di cessioni di contratti già in essere
Approfondimenti
La pianta organica approvata dal Consiglio comunale, peraltro senza la previa richiesta dei pareri ad ASL ed Ordine dei Farmacisti, è radicalmente illegittima
E' la Giunta comunale e non il Consiglio comunale l'organo competente all'approvazione dell'atto di revisione della pianta organica farmaceutica che, se prevede modifiche delle zone, deve essere preceduto a pena di illegittimità dalla richiesta di pareri all'ASL ed all'Ordine dei Farmacisti