Mercoledì, 30 Aprile 2025
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Se il privato affidatario della farmacia comunale chiede al Comune la rinegoziazione del contratto per circostanze che hanno ridotto la redditività della farmacia, il Comune è tenuto alla rinegoziazione rimanendo però libero di non concluderla con un accordo, residuando in tal caso al privato affidatario il recesso unilaterale
Per beneficiare dell'eventuale esenzione dalla decadenza dell'AIC per mancata commercializzazione nei tre anni, l'esistenza di un brevetto sulla formulazione non è da considerarsi elemento giustificativo, dovendosi ritenere tale soltanto l'esistenza di un brevetto sul principio attivo
Deve sempre essere riconosciuto al titolare di farmacia l'interesse protetto dall'ordinamento al corretto funzionamento del mercato e, quindi, all'impugnazione dinanzi al Giudice amministrativo ai fini della corretta localizzazione ed apertura degli altri esercizi commerciali concorrenti
La richiesta di sospensiva, proposta dai titolari di sedi avverso la delibera di revisione di pianta organica che consenta il trasferimento della farmacia comunale in spazi commercialmente molto appetibili, non può essere accolta se il trasferimento non è stato richiesto
La Corte di Giustizia puntualizza la linea di demarcazione tra i legittimi accordi risolutivi delle controversie sui brevetti ed i pretestuosi accordi aventi il fine di ritardare illegittimamente l'ingresso dei farmaci generici nel mercato
Pubblicata una versione aggiornata del documento di questions & answers sui processi autorizzativi relativi a procedure nazionali, di mutuo riconoscimento e decentrate
E' illegittima la pretesa dell'ASL, ai fini dell'applicazione della scontistica obbligatoria ex art. 1 commi 40 e 40 bis della l. n. 662/1996, di calcolare mediante sommatoria, cumulativamente, il fatturato di due farmacie rurali appartenenti ad un'unica società, invece che applicare gli sconti sulla base del fatturato separato di ogni singola farmacia
Quando un Comune istituisce una nuova sede e la pone a confine con la zona della farmacia di un Comune limitrofo, il titolare della sede del Comune limitrofo non ha titolo per impugnare le scelte relative all'assistenza farmaceutica del diverso Comune, neanche sotto il profilo dell'equa distribuzione, a meno che la nuova farmacia non violi la distanza minima di duecento metri dalla propria
E' legittimo il diniego al trasferimento dell'unica sede rurale di un Comune di duemila abitanti dal centro storico ad una frazione ben più popolosa ma distante circa otto chilometri; tale trasferimento, infatti, penalizzerebbe gli abitanti del centro storico nell'accesso all'assistenza farmaceutica
Approfondimenti
Il Sindaco non ha il potere di rinnovare il contratto del servizio di gestione della farmacia comunale
Una nota del Sindaco, da cui si ricava la volontà di rinnovare al privato aggiudicatario il contratto di servizio di gestione della farmacia comunale, ha il semplice valore di interlocuzione nelle trattative per il rinnovo, non spettando al Sindaco alcun potere di rinnovo
La cd. “ proroga Covid” è una misura di favore per le Amministrazioni ai fini del rilascio di atti o certificazioni, ma non ha l'effetto di congelare il potere decisionale del Comune in ordine al diniego di rinnovo del contratto di servizio di gestione della farmacia comunale